Il Comitato Territoriale contro il PUC: scelte scellerate

Il Comitato Territoriale ha seguito per anni il lungo iter che ha portato al PUC elaborato per la città di Albenga.

Anni di incontri pubblici e informativi, di confronto con i cittadini per capirne le vere esigenze, di proposte concrete all'amministrazione comunale e, alla fine, si  è trovato davanti ad un documento completamente estraneo alle vere esigenze del territorio, pronto a snaturarlo e a versare, con la scusa di presunti incrementi demografici, nuove colate di cemento sui preziosi terreni agricoli. 

180 aziende a rischio chiusura, un minimo di 800 persone che si troveranno senza lavoro, sono questi i numeri del PUC secondo il Comitato territoriale e non il tanto sbandierato, quanto poco credibile incremento demografico previsto nel documento per giustificare una scellerata cementificazione.

"Il PUC intende trasformare un’ingente quantità di terreno agricolo in edificabile" afferma Franco Stalla, Presidente del Comitato "la nostra piana, caratterizzata prevalentemente da un'economia agricola, non potrà reggere il colpo, come Sanremo, un tempo leader mondiale della floricultura, ora distrutto dalle scelte politiche.

La chiusura delle aziende interessate dalla trasformazione, la perdita di centinaia di posti di lavoro nel settore primario e molti ancora, se si pensa all'indotto, saranno solo il principio di un'inesorabile fine.

Le attività agricole i cui terreni sono direttamente coinvolti nella trasformazione, infatti, sono il 18% di quelle operanti nell'albenganese, presto non avremo più la massa critica di prodotto per soddisfare i clienti e mantenere il mercato” prosegue Stalla. “In poco tempo potremo trovarci con vaste superfici abbandonate come all'uscita del casello autostradale di Borghetto S. Spirito, dove i terreni sono stati lasciati incolti dai coltivatori perché non più agricoli.

Per difendere il territorio, la sua economia e i numerosi agricoltori il Comitato ha organizzato incontri pubblici informativi e confronti con l'Amministrazione comunale e ha presentato numerose osservazioni, cercando di modificarlo nei suoi aspetti peggiori.

Fortunatamente la commissione di analisi di Regione Liguria ha bocciato il PUC perché: “…non risultava sostenibile per l’eccessivo carico insediativo in previsione, il consistente consumo di suolo agricolo, il significativo impatto sulla rete Natura 2000, l’impatto complessivo sulle risorse idriche in termini di approvvigionamento, la mancanza di sistema depurativo adeguato, e per il frequente rimando a scelte urbanistiche demandate al futuro…”

Ecco i video del Comitato sul PUC

PUC ... ora basta 

Osservazioni sul forno crematorio

Osservazioni al PUC dal mondo dell'agricoltura

Le proposte del Comitato

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