Attraverso le pagine di questo forum e i comitati chiediamo, giustamente, al Comune e alle Istituzioni di intervenire perché le nostre frazioni siano vivibili.
Le istituzioni hanno il dovere di non abbandonare le frazioni, di ascoltare le richieste dei loro abitanti e risolverne i problemi, ma quando, facendo valere i nostri diritti, chiediamo che le frazioni siano più pulite e non ci siano discariche a cielo aperto o pretendiamo più sicurezza per le nostre strade dovremmo fermarci a riflettere per capire quanto la situazione dipenda anche da noi e quanto ognuno di noi possa fare per il proprio territorio.
Perché le nostre frazioni siano vivibili dobbiamo essere consapevoli che i primi a dover fare qualcosa siamo noi abitanti, capire e far capire, per esempio, che la raccolta differenziata non è un impiccio e che il posto per lasciare la spazzatura non è la strada, essere consapevoli che le nostre strade sarebbero meno pericolose se si rispettassero i limiti di velocità, che la sicurezza dei nostri pozzi dipende anche dall’uso che facciamo di concimi e pesticidi, che il nostro territorio, insomma, dipende in primo luogo da noi.
Solo con la consapevolezza di quanto prezioso possa essere il nostro operato per migliorare la qualità della nostra vita nelle frazioni potremo coinvolgere chi vive accanto a noi e anche chi sceglie il nostro territorio per turismo, perché la partecipazione di tutti possa moltiplicare i nostri sforzi.
In questo modo la nostra voce sarà più forte quando chiederemo alle Istituzioni di intervenire per risolvere i nostri problemi perché avremo dimostrato tutto il nostro impegno ed il nostro attaccamento al territorio.
Vorrei continuare questa discussione dicendo che sono d'accordo con te al 50%. Quando dici che la popolazione dovrebbe essere più consapevole delle conseguenze delle proprie azioni, sollevo alcuni dubbi sulle regole che ci vengone imposte.
Lo sappiamo tutti che i limiti di velocità non vengono rispettati, ma spesso perchè sono limiti assurdi. In città il limite è ancora a 50 km/h come lo era 50 anni fa, quando non esistevano i freni a disco, l'ABS, le gomme radiali e le strade erano poco più che carrettiere. Non parliamo poi delle strade statali, a due o tre corsie, che sbandierano anche loro i 50 km/h anche se sono prive di incroci o attraversamenti cittadini. Sembra che i limiti siano stati definiti con il solo e unico scopo di portare alle casse comunali tanti bei soldini (tralasciando i punti patente). Pertanto inutile illudersi di una improbabile volontà di ridefinire dei limiti di velocità "logici" e appropriati.
Se invece parliamo di raccolta differenziata, per la quale sono favorevole, mi domando però perchè sono stati o saranno tolti i vecchi contenitori che avevano una capienza di circa 2mc per utilizzare quei ridicoli attuali contenitori che sono un sesto più piccoli e che per giunta dobbiamo tenerci nel cortile di casa. Rispetto alla situazione precedente, mancava solo il contenitore dell'umido; non era sufficiente aggiungerlo? Certo che poi i costi per la raccolta sono aumentati: prima bastava un autista a prelevare automaticamente i contenitori, mentre adesso ne occorrono tre (uno alla guida e due al carico manuale).
Per quanto riguarda invece i concimi e pesticidi (di cui non sono un esperto), siamo sicuri che tutti gli operatori del settore abbiano il regolare patentino per l'utilizzo degli stessi?
In conclusione, occorre più coscienza da parte dei cittadini e più presenza e organizzazione da parte delle istituzioni.