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2007-10-23 12:41
Topic: Agriturismo
Citazione
Autore : gruppoattivoingauno
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  Agriturismo


Oggetto: DDL Disciplina dell’attività agrituristica – documento unitario.


Le associazioni firmatarie di questo documento, intendono rimarcare in maniera netta e decisa le negatività di un disegno di legge sull'agriturismo, proposto dall’Assessore regionale all’agricoltura Giancarlo Cassini.
Tale Disegno di Legge rischia non solo di compromettere e non incentivare il comparto agrituristico ligure, ma può, se approvato dal Consiglio Regionale così come è già stato approvato dalla Giunta, di andare contro quei principi di tutela del territorio, salvaguardia e sviluppo dello stesso.
Una legge sbagliata, secondo noi, per almeno quattro motivi.
Motivi che ci uniscono nella firma di questo documento , rendendolo unico in termini di condivisione tra Associazioni nella storia della Liguria e che nulla vuole avere a che fare con i colori della politica .
Sinteticamente qui ribadiamo i quattro punti:

1. si potranno costruire nuove case, anche in riva al mare e chiederne l’uso agrituristico; la legge attuale prevede che gli edifici per l’agriturismo siano stati costruiti da almeno dieci anni.

2. si potranno realizzare per l’agriturismo ampliamenti, senza limite, delle costruzioni esistenti solo che si dismettano non meglio identificati manufatti agricoli; la legge attuale prevede il solo recupero dei fabbricati esistenti, come prima ricordato, da almeno dieci anni.

3. i controlli saranno fatti dai Comuni e tutti sappiamo quanto spesso accada che i rapporti tra agricoltore e uffici comunali non siano idilliaci. La legge attuale prevede che i controlli siano affidati al Servizio agroalimentare della Regione.

4. con la nuova legge si potranno rimandare molte decisioni ad un regolamento che sarà fatto da chi governa in Regione in quel momento, senza che le decisioni prese siano condivise e approvate almeno dal Consiglio Regionale. Questo permette, a chi governa, di poter usare il regolamento più per un interesse politico elettivo, che per il vero interesse del territorio. Ad esempio, nella legge che ci accompagna dal 1996, per evitare ciò, i limiti di accoglienza erano comunque già decisi nella legge stessa.

Crediamo fermamente che la legge vigente vada rivista, anche nell’ottica di ampliamenti che però, è bene rimarcarlo in maniera decisa, devono permettere di non snaturare la tipicità dell’agriturismo, nato come “diversificazione” non solo dell’attività agricola, ma anche di quella ricettiva tradizionale.
Chi si occupa di agricoltura, di ambiente, di ricettività, come le Associazioni firmatarie fanno, non vuole certo difendere una “casta” ma creare i presupposti per un reale sviluppo armonico del territorio, salvaguardare l’agricoltura e la tipicità dell’agriturismo.
Chiediamo a tutti di attivarsi, ognuno per le proprie specificità e competenze in modo che questo disegno di legge non divenga realtà. Le diverse componenti firmatarie di questo documento testimoniano come tutti i settori coinvolti dalla riforma prevista dalla nuova legge, siano contrari a nuove norme che non tutelano il territorio, esponendolo al rischio di speculazione, non incentivano la creazione di nuovi posti di lavoro, ma anzi ingenerino confusione nella ricettività, non permettano il rilancio dell’agricoltura, specie dell’entroterra ma anzi rischino di affossarla ancor più.

Agriturist e Confagricoltura Terra Nostra e Coldiretti WWF Lega Ambiente

Associazioni Albergatori

 
 
 
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